Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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ABBAGLIARE

abbagliare
abbagliare
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



ABBAGLIARE. V. a. Offuscare gli occhi con soverchio lume, [t.] Nel senso di questo vocabolo piu si riguarda l effetto della soverchia luce, cioe l moderni toscani. Segner. piccoli spazi solo se di essa (C) T abbaglia il lume per orbo degli ocelli, e per maculoso ; e per quella predetta ragione dell che remotamente affine attingi, blind, altea, blenden, e al fi: eblouir, bluette. = D. Pura. 15. quelle tenere fila, Dove, ora ancor t abbaglia la famiglia e, benche e fosse scorgono ; quelli talora nelle Un poco, Che, per veder, e profonda che abbagliava gli occhi di coloro che riguardare la volieno. Pelr. Rim. IO. Pilt. 83. Si de abbagliar ben fiso il guarda. Volg. Pist. Vang. M. Subitamente lo minutamente S. Girol. i. 75. Eusebio luce del cielo, che gli abbaglio gli occhi, e cadde in terra. JCam.j Cecch. Diam. 3. i. Tanti lumi e grandi abbagliano la vista. 2. Neut. Restare abbaglialo. Non luce riflessa benche Beni. Ori. 1. 78. L a modo modo che gli oggetti compariscano, Questa e l utilita che non potea tenergli aperti. Vii. Introd. Viri. 23i. Dalla una ragguardandolo (S. Girolamo apparsogli dal cielo) che tanto risplendeva, che e suoi occhi (del riguardante) quasi pass. Esop. Fav. m. 9. Non intender le non e possibile colla vista lasceremo abbagliar dall apparenza. [Cam.] aspetto dell amato perdeva la al lume in modo da esserne abbagliati. D. 3. 25. Qual e colui che adocchia traslato piu ardito, direbbero ancora ecclissar lo sole figura nascea una luce grande non vedente diventa ; Tal mi tee io a quell ultimo fuoco (spirilo beato), Mentre che detto fu: perche t abbagli Per veder cosa che non ha qui loco? 5. Si usa ancora a significare un simile effetto prodotto da qualunque altra causa, e specialmente parlando vivo o s fa. = Salv. Avvert. 1. mente. Ingannare, come di vasto terreno coni, [t.] (sono) abbagliato. 7. ed anche di colori molto vivi ed abbagliato nell assunto ch ei divino. Tass. Ger. 9. 57. o del tremolio d un lume languido, o dell affissarsi ad un oggetto contuttoche non sia splendido o luminoso, od anche della moltitudine e piccolezza degli oggetti; e si usa cosi nel sign. alt. come nel ». e n. abbagliavano... Abbagliar nel sole. Fig. [M.l E chiuderai gli occhi, acciocche tu non abbagli nell acqua. (E una ranocchia che parla al topo, cui ella senso fig. di Vincere. [Cam.] portandolo addosso.) [Cam.] fiera. Ori. 15. 61. quasi impers. i. Lett. 3. 7. Quanto facil ne Poes. 3. 23. (C) al basso, ([t.] Abbassano di Purg. 33. luce. Abbiamo nel Galil. Bilanc. 1. 626. Per essere quei fili sottilissimi, come si richiede all E Meccani. Non ha toccato sole numerarli, in te crudelmente adoperare, tu si abbaglia l occhio. Forteg. Gap. 3. 273. Ma lat. baliosus per fosco. Piti non s abbaglia In maneggiar (C) Non ti maravigliar se questa, ora quell altra incaglia.[t.J Ass. D. 1. 23. Elli avean cappe con cappucci bassi... Di suo vocione. 15. (Pitt.) egli abbaglia (l oro ch elle hanno), Ma dentro tutte animo. Guid. Colonn. Stor. Volg. Onde in volea far passare 1. Quanto abbaglisi chi si per effetto del pianto, della fame, d alcuna infermita, o non Lo stile ornato e pomposo 2. 107. (Gh.) Di lagrime abbaglia, [t.] Neulr. non e d uso; ma ben si Popol che per fame abbaglia. E l. 4. 578. potrebbe Abbagliato dalle lagrime. ~- [Cam.] Adr. Plut. Op. 4. l oste. (Fanf.) Lo dicono N. pass. Rivolgersi favella... palpitava il cuore, abbagliavano splendore. io abbagliai e chiusi gli corporea. 206. (C) Non so s Questa Iddea, Che, piu che 1 sol, m abbaglia di gli occhi. a. Detto di faville e veggi iido... quel bel colore, abbaglia e lo strugge. 6. Riferiscesi all effetto dello splendore Morell. Cron. 352. (C) forte, (C) Quivi Ei (Dio) cosi nel suo = Petr. Km. 1. 87. abbaglian la vista anco i piu degni. Salv. Dial. Amie. 14. Contempla con occhio ferino le celesti bellezze, e senza punto abbagliarvi, mira con fiso sguardo la luce e la morte di quei Jac. Tod. I. 6. e. 40. (Gh.) Or come il verteraggio abbaglia l uditore. 9. vista abbaglia. = Cliiab. pensi, si ne so In questo senso Armenin. Precett. E il sole ombre Firenz. lo seguitasse nella sua fuga; i contadini, quando per ingannar cretoso nelle cosi, dette Mancane, di que bei ducati che gli s era fitto negli occhi, non Op. v. 3. p. 205. del cielo [gli angeli). Giamb. lontano un pezzo e rinchiuso in casa, 1 t avvegghi che, mentre tu vi si abbagliava. 8. un bianco pallido e squallido, Sedurre, Far travedere, [t.] Sorprenderla con piu o meno inganno. splendor s involve, Che v (Oh.) Tutte le cose di che l mondo e adorno, Uscir buone di man del Mastro eterno; Ma me, che cosi addentro non discerno, Abbaglia il bel che mi si mostra padrone (l oste) in sul lunge abbaglia. greco (iiXios, del mio detto. Boce. Dee. 6. 307. Senza considerazione alcuna cosi tosto si lascio abbagliar gli occhi Saffo all 210.) [t.] (Gh.) Or se tu si abbagliato che non chiaro lampo, che l tutto estimi altrui perocche tra si Mann. Novembr. che il venire colui che verso te incrudelisci? Ammir. Stor. 3. argomenta Di veder Sotterrare. Lablache Flos. ling. it. Adr. Plut. 1. 113. si sentano le di spendervi ogni diligenza. Magai. viso la E dell piombo. Mostra L acqua infinita altrui a t abbagli la volonta di vendicarti. [Cam.] Salviti. Disc. 1. 221. Passione non l abbaglia. non molto Contin. Girif. voci o strumenti. l abbaglia, Ch addosso all Argalia s avventa. 10. E in sigilif. n. e ». pass, [t.] Abbagliarsi e. Abbagliare, non coni. Prendere abbaglio off. a Sbaglio. = Struse, da Sien. Bini. buri. 2. Alt. [Cam.] Pule. M. 13. io ini son di bianchezza, [t.] o d morto, E in ogni cosa sempre mai abbaglio. Boec. Amor. Vis. 14. 15. Tu t abbagli nel falso immaginare. [Cam.] Salvili. Disc. 1. 101. S abbaglia intorno alla cara amata. E 1. 247. occhi; e, volendo pur vedere, maggiore per avventura dagli emuli, che dagli amici si trae, perciocche questi ogni neo circondo e coperselo tutto intorno detta piu visibili macchie s abbagliano. = Galil. (C) Non viso? Pur che sia l abbagliare in questi oscurissimi movimenti dell acque. [Cont.] esquisitezza, cose chiarissime. (Lat. In lo scopo, ma si e accesi, o della musicale, ma irosi, della lingua Detto della 41. (C) Nei predetti due luoghi sono abbagliati per avventura alcuni oscuramento degli occhi, di quel 19. smarrimento di vista che avvenga crede che il rinegare se medesimo virilmente... sia debito solamente di Religiosi. 11. Prendere una cosa per un altra, Scambiarla per isbaglio. Gran. Nov. 3. piu languidi, e talora anche 12. Dicesi anche Abbagliare dell effetto che fanno i lumi maggiori, rendendo 87. Aveva... l uscio abbagliato. quasi invisibili i minori. 13. Dicesi per estens. anche di un fiume, Dav. Tac. Stor. 1. 84. Chiederanno il sangue che da luce al sole. venerandi, con la cui luce e gloria noi abbagliamo l oscurita e l infamia Vitelliana. H. Abbagliare la voce. Dicesi del cantare o sonare si forte che turbamento. Giamb. Berti. 6. Quasi ira si [Ross.] Non e dell uso stessa com. io son pote fare che quello splendor Ed userebbero Ricoprire. La voce di quel basso ricuopre tutti. E, con e s 569. Non ci caligat. Quint.—Monos. sotterrava tutti col fuor dorate son, si ch Mortificare e Illanguidire le vivezzedei colori, per P. Son. 166. Le bellezza quasi come si mirassero con gli occhi abbagliati, o di lontano. Vasar. ribattendo a suoi luoghi Altri... dipingendo unitamente, e con abbagliare i colori, Vit. Piu. i. 123. (C) Firenze all effetto dell immaginazione. delle figure, meritano grandissima lode. in i lumi e le abbaglia chi anco con giudizio quella parte sebbene e chiara, in quale e il tessitor esser piu lontano all occhio di chi disegna. Lo splendore fu tanto che di prov. Fare un Abbaglia 533... dello intelletto. Fj Laber. 3. Ma e non il intorno. D. n fiammante, Da primo tornar si dice, un abbaglia l (vedro Dio) a Cultiv. tos. 78. {Oh.) I lavoratori nuovi mostrano voler far gran cosa, e fanno, come al podere, mostrano altre Calv. oste, e a poco a poco ritornano Questa (faretra) formata di rubi diligenza. Oste qui e ospite, in senso di padrone, secondo il senso terribile del medio-evo.)