ritenere fortemente le navi nemiche. meccanico adunco per aggrappar qualche cosa, ma singolarmente usato nei combattimenti marittimi per aggrappare e per le percosse delle pietre, ficcate in lunghissimi lancioni. £187. Viene da Rampicone... lai. Hurpago ; da che noi pure lo diciamo Arpagone. [Camp.| Zii), mnritt. mil. Arpagoni sono uncini di ferro con li quali si fermano i vascelli. Nord. Tit. ed arpagoni, ed altre generazioni ferro , i quali cominciando a gettare sopra quelle de Romani certi legni che nella 72. (Mt.) Hanno sono chiamali lupi, e falci , e in questo mezzo Uncino di ferro o Raffio, di cui si valevano i Romani nella difesa delle Terre calandolo dall alto delle mura , ed aggrappando con esso gli offensori o le minare dal basso in alto per opere loro. Fu anche adoperalo le sommita delle mura e le macchine dei difensori, e per iscacciarli dalle mura. Vegez. sommita avevano uncini di ferro, (Gh.) Dalle navi de Cartaginesi ancora arpagoni i quali i di ferro, Min. Mclm. 8. 12. (Gh.) Gli scudi piu forti ARPAGONE. S. m. (Mar.) Strumento ed anche maggiori si debbono avere, senza le falci Liv. (clt. dal Grassi). di di lancioni. [Camp.] Com. Ces. vii. Li Gallici, intermisso un giorno soldati chiamano arpagoni. 2. Per fatto un gran numero di graticcie, di scale e di arpagoni, circa la mezzanotte... (harpagonum, il testo).