BECCUCCIO. S. m. Non solo di lume, ma d ogni vaso, della parte che il beccuccio del mantice. E per piu comodamente versare il liauore. Sagg. nat. esp. 31. (C) penetrare il fiato. 2. t [Cont.] Florio, Melali. Agr. 213. aria il suo sfogo dal beccuccio aperto. larga tre dita, e quella che versa avanti l acqua dal suo corpo per via del beccuccio. • aperto. E appresso: Avendo l Coperchio che abbia lungo il naso, o vuoi il beccuccio, sotto il qual beccuccio metti una ampolla che riceva l argento vivo che a piu rami, e ad 382. Si serri strettissimamente il beccuccio del cappello con un altra boccia pur di vetro, la quale riceva l acqua che per esso beccuccio uscira,fuori. [Cont.] Beccuccio del mantice. Ugello. un palmo e larga due. finisce a foro d onde esce il gas, che si converte in fiamma allorquando si cannone fatto d una piastra un ramo solo , od essa vena manda fuori. E altre foggie, come di stella, di croce, ecc., secondo che piaccia e torni, f r.] Beccuccio a gas. (Chim.) [Sei.] E quella Cannuccia Florio, Melali. Agr. 308. Si mette un cannone di ferro o di rame, nel qual si fermi sporge in forma di becco, 318. Il naso, ovver beccuccio, e un accende. Un beccuccio e ad di ferro la cui parte dinanzi incavata e Salvin. Disc. 3. 83. Vaso di dietro rinchiusa ne la testa e ivi possa Questo (vaso) abbia che Slargando si va a poco a poco, e specialmente nella parte di bere agli ammalali. S. Marg. alta di metallo, leggermente conica, il beccuccio Vasetto con becco ad liso di dar da dietro a cio piu copiosamente 9. (Mi.)