Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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ECCO

ecco
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Voci che contengono:

 

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



ECCO. Avv. che significa dimostrazione Ecco, di bel nuovo giustificano aureo lat. non solo Ecce, ma Eccum, e sim, Dani. Pura. 2. (C) Ed ecco, qual sul presso del mattino, Per li grossi vapor Marte qualita di pers. Vang. Ecco Bocc. Nov. 50. 12. Ed essendosi la donna col giovane posti a tavola per cenare, francesi tra mano. 23. [t.] uscio. Pelr. canz. 5. 1. Ecco novellamente alla tua barca... D un vento occidental dolce conforto. Bocc. g. 2. n. 5. (Mi.) E salendo su per le scale (avendo Non di pers. ma di che arriva, e l ammazza d la vide in 1 Ciel fisse? Bocc. g. aspettarlo. )t.] Fior. S. Frane. 101. Procedendo in quello ragionare di Dio, da di la, eccoti Mino ella si fermo dinanzi al lungi a costoro. [t.] Di fosse loro commessa prudentissimamente Roma. diranno : Ecco egli e nella lat. vah, bui.) 52. Replicato d oggetto visibile. Vang. Ecco voce dei cieli. [t.] Mostrando non cosa maler. ma che mi dee puo esso sapere questo tanto, adunque morro, e questa crudelta 2. (Tom.) Seguilo dal pass, imperf. Rut. 2. Ed ecco che allora si tornava di Betleem. 3. [t.] Anche col flit, riguardalo tanto prossimo e come si fa. Fiamm. I. Ecco mi diranno beata tutte le generazioni. — Ecco io sono con voi fino alla consumazione dei secoli. Ķi. [t.| Accenna anche al passalo insieme e al presente. D. 2. 15. Ecco dolenti lo tuo Padre ed io Ti cercavamo. Lue. 2. Ecce pater tuus et ego dolentes quaerebamus te. La, Le, ecc., e vale senza che sopravvenga. Vit. Crisi. quarta cosa lontana. Vane/. Se per modo enf. Vang. Ecco qui Stazio: ed io lui 6. In questo signif. si da non meno al primo che al un uom E g. 9. 9. p. donna me n hai pregato. al tuo comandamento Con cui vivendo, ancor t allegrerai. Ar. Fur. e. tilt. E rivolto a Marfisa, ecco lui pronto A rendervi di se, disse, buon conto. 7. [t.] Nel narrare cosa anche prende senso e gradazione di di temi>o, per metterla quasi sotl occhio, s incomincia (/Ŧ// ecco. D. 1. 2i. Ed ecco ad un ch era da nostra proda (dalla parte ov eravam noi), S avvento fortuna ai nostri cominciamenti 2. (Mt.) Strofinandomi gli occhi, denari. erta, Una lonza leggera. Virg. ci condusse. Virg. En quo Angues Incumhunt pelago. — Ecce autem complexa o cosa, ma fatto che io son disposto tutta la citta in iscompiglio. 8. Costrutto coli Infinito. Bocc. Introd. 42. (M.) Mentreche tra le donne erano cosi fatti ragionamenti, ed ecco entrare nella chiesa tre giovani. famoso in terra visse, [T.] Ecco! E 1. Dant. di miei prieghi vi venisse, e, venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo. Frane. Sacch. Nov. 66. In questa cosi fatta furia stando il detto Coppo, ed ecco venire li addossoli. Prov. Tose. 203. Bello, Bocc. alle parole e 124, [t.] Coll X (C) Levatevi su; ecco colui di rimprovero o d impazienza. Eccolo a dirci... — E sema l Inf, Eccolo alle per questa cagione a voi. pessimo mercatante. 27. [Val.] Ecco Pisa! 10. [t.] Ass., e col nome dopo, e con particelle. Ecco quanto: Ecco perche: Ecco come. Vang. Ecco come Gesti lo amava. 11. n. 10. (Mt.) Gianni disse, non crede e si Vedi, Considera. Bocc. Nov. 23. 24. (C) Ecco onesto uomo, ch s erano parlili, ecco gia apritor di giardini. E nov. 85. 22. Ecco bello innamorato: or non ti conosci tu, tristo? 12. quel che tu mai chiedere persona o cosa presente 15. [t.] In tono a cui s intenda volgere l attenzione altrui. di cosa che sopravvenga. Nell la vilta de teme di usarlo Dante, 2. fine. Car. En. 9. Ecco [t.1 Non solo per additare a ed ecco Pietro chiamo all Dei, Turno, potessi. liocc. Nov. 2 5. (C) Ecco, Giannotto, ella medesima piangendo me Vha divenga coniux Haerebat. Cosi direhbesi: Ecco a farlo. E nov. 23. 22. Ecco, disse la donna, perquesta volta io non vi voglio turbare, wb tosafetodire ; ma si adoperate che egli si guardi di piu nojarmi, che io vi prometto di non tornar piu solite. — Eccoci alle solite. dice piu o men lontano: io non so invece di Adunque. Petr. cap. tal 90. (Mt.) Ecco lei qui 13. luogo e andava sconosciuto m apparve... Untume. cristiano, ed vogliasi rappresentare a chi ode; quasi oggetto presente. Ecco, sei fatto sano. Non chiamata, e detto, ecco Andreuccio) accada. Virg. En queis consevimus agros! [t.] Additando le rosseggia... Cotal e pellegrino, Quand ecco i Israelita in cui non e Ecco che la un serpente. Esclam. che lontana e di [t.] Indica non persona pedes e dagli alti che l accompagnano, e dall accento del dirla. Puo semplicem. indicare l oggetto o ideale o reale, puo con amore o con ira o altro affetto o passione. Ecco qui! e piu fam., ma determina meglio, e anche in cose non sensibili par che intenda di presentare piu chiara l idea. Volete voi una prova che per quello che noi diciamo Ecco che per Posto che, tosto o tardi si smentira usando a suoi fini la forza e la frode? Ecco stessa. 18. Col Che. con cui vogliam dimostrare checchessia. la solita confusione tra l uso della religione e l abuso. 0 uss.: Ecco qui! (cominciando a narrare sia innocente. ebbe fatto un Nel cominciare un discorso rispondendo alle interrogazioni altrui. Ecco, sottint. il fatto, le mie ragioni. [t.] Nel senso proprio non mezzi coll altezza del 25. Ma perche dentro a tuo voler t adage (tu 1 1. (Mt.) Ecco s vero), Ecco e gia presso di qui. chiamo e prego (che sciolga i tuoi dubbi). [t.] Ecco li, additando l oggetto, lo E nov. 77. 52. Ecco, ma se non s intenda (Seguono la mattina, mugghiare la terra. o impazienza. Eccola, Eccolo la, puo esprimere piu disdegno ancora, o suonare piu fam. che venga, ma anco azione di rimprovero. Ecco dove la discordia Ecce autem gemini a Tenedo... discordia cives Perduxit miseros ! 16. Particella responsiva, quasi Eccomi, per dinotare una gran prestezza nell ubbidire. Mortj. 18. 191. (C) Disse Morgante: piglia del fien secco, Vienne qua meco; e Margutte disse: ecco. [T.j Vang. Ecco l ancella del Signore. 17. Invece di Ora, Orsu, Dimmi, e sim. Bocc. g. 9. Particella dinotante irrisione, chi ecco, poiche voi pur volete, domattina vi fu. — Ecco che io Vang. 5. Ecco che vengo cercando il frutto. conviene usare a me in me qui. Inf. 3. Ed e manovali. che si premette Introd. 43. (Mt.) frode. 14. E Ed ecco Bruno sopravvenire. Ed favorevole. [t.J Senso ideale. Ecco che un intenzione ci non sia sufficiente a render di casa, vo che dice amico del progresso, o Dato che. Filoc. 3. 58. (C) Ecco che quello che primavera. 20. Eccoti si dice che avremo noi adoperato? niente. Segner. Pr. 2. 6. Come che pur la racquisti, che avrai tu racquistato? E 7. il difetto, che sulla pers.stessa. cosa materiale , denota noi di quella vago, oltre alla sua intenzione vi dimorasse, non direbb egli : Biancofiore, per te questo m e avvenuto, che mi tirasti a Roma? Mar. gli esempi.) — Ecco qui ecco che l uomo mostrero certo come ragione. 19. 1 qui sua, non tradire, ed sono tre anni 253. (il.) Ecco che costei 20. t Ecco che per Dappoiche. Vit. S. Gio. in terra, e la donna o a spiegare). [t.] EU. pezzo, ed selva, e passa alquanto di Re. 21. Si congiunge colle particelle Mi, Ti, Ci, Lo, o. Talora semplicemente dimostra checchessia, Ecco me, Ecco a te, Ecco noi, Ecco quello, ecc. (Tom.) Senza verbo. t V. a te piace ch io recate. E 77. 15. Eccomi qui, madonna. Ambr. Cof. 5. 10. (il/.) Ma oh oh eccolo Ch esce avevo se presente. testimonianza dell innocenzia aspettiamolo, [t.] Ar. Supp. 2.1. Eccolo pur 23. 17. (C) sua donna peccare, che peggio S. tireg. 9. 5. Ma E 6. 66. Or ecco dovremo far dunque ad evitare pericoli si tremendi? Eccolo, miei signori... 22. [t.] Non del profferirsi materialmente con la persona, ma con lo spirito. Eccomi qui rassegnato. 23. (Tom.) Eccoti. Piu vivace che il semplice Ecco. Eccoti che viene. — Eccoti che Beput. Decani. 123, non ti un colpo. Si usa narrando, senza che l oggetto o il fatto sia presente. Cic. Ecce libi. Frane. Sacch Nov. 1. 142. Da di qua, ecco frate Ruffino esce dalla Ball. 3. cioe che egli mastri ecco verso che muore. sano, in corte; ed eccoti la morte. ii. [t.| Modo vivo di chiamare l attenzione, ptti sopra il fatto della pers. e 311. Ecco che non so d onde... eccola 11 co romanzi lingua 0 mpetrar dagli la fanticella gia la Eccole, tempo. Eccoci a tu divisi venisse interamenle fatto, per Ecco, sema che si riferisca ad altra persona. Vit. Crist. (C) E, dicendo queste parole, eccoti quel malvagio Giuda, e 9. Bocc. Nov. finalmente. (M,r-.] Modo E congiunto pur con. Me, Te, ma da non imitarsi. Lane. Eneid. 6. 299. Eccote al primo levare del sole, le prove e Ecco noncuranza 28. [t.] Eli. con un part. Ecco fatto. — Eccovi servito. 29. Si congiunge con Quando, invece di E, pur significando cosa improvvisa. Petr. son. 53. (C) M sentimento dalle parole in limine veramente un tuoi ministri i Florio a Chi la vuole, SO. Unito a Gia, e sicolloco in mezzo del periodo. S. Agost. C. D. 3. 14. (Mt.) Certo si che e divenuto andator di notte, la terza volta, sicche alla e l tu fossi cruciato meco, perciocche Unito a Se, ora dir di no, per ti adagi nella conoscenza del quarto caso. Bocc. Teseid. t. ŧ. 3. di sua fama per morir non esce, Che sara della legge che capo della scala farsi ad 8. n. 10. Fece maravigliosa festa, e disse Ecco, se Inf,, in senso vi 31. io non ti rendere cosi ecco, quasi al cominciar dell (Qui in luogo del solitudine; non uscite. [t.] Non per esprimere il progressivo succedersi del tempo. Firenz. Asin. I. e al termine i tuoi per armargli alla veglia, e trastullandomi con alcuna canzonetta, eccoti la nolle ecco le due ore, ecco le quattro, e la paura tuttav a cresceva.