Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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ENTE

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



ENTE. IT.] S. m. Quel ch i. Gr. To h. Ens nella Non ente cader nel dice che Sergio Flavio le cose che sono e sarebbe degno della mente di alla ling. lai.; si direbbe neanco Un ente. si fonda l che Cesare primo scrisse (Hosm.) L essere limitato ad sensi, [t.] Menz. Op. 2. Euntis sua determinatezza, non e l e il verbo di moto hanno forme con feconda enti fece tutte le cose. moltiplicare senza necessita, [t.] E dure Cesare. Ente e dunque come dire Essente in atto, fa tutto il possibile per di Praesens una quantita determinata II. dicevano Neente, usato Necper Non, alla lai. [t.] Dion. Picc. Dio creatore, dai non sapienza promiscue. L Il primo senso del vocabolo, Hegel, tedesco che ci fara piu austriaci che non potesse l Huynau, concilia / Ente e il del medesimo. Quindi diciamo Ente esistenza reale. Giambull. Lez. 45. (Gh.) I filosofi, jev forse piu agevolmente dicesse L essere di tutti [t.] L uomo, tutte ad un cerchio, detto entita... E il Rosm. L intelletto o vogliam dire delle cose che sono. Ens, sull anal. — Enti giuridici. [T.] Nel e cio che costituisce l essenza di ogni ente finito. Sostanza e quella «nergia (e non puo esserselo sognalo) attuale esistenza dell ente. L essere reale e o ente carattere d ente morale. — collettivo di piu pers., che altro. Sing. realta determinata ; e gioverebbe l ente, cioe tutte le cose che sono, qualunque e dovunque siano, sono e si comprendono... tra essere universale. 8. Usi che , a [F.T-s.] Giambi)!. Lez. Dio, sommo e verissimo di tutti gli enti. Magai. Leti. (Man.) L Ente supremo (Dio). — L Essere secondo le rendite proprie. morale. ente, intenderebbesi il le hanno ridutte ente ragionevole. Neanchequi cade Essere. Peggio quando dicono Io sono un essere disgraziato. In questo senso non ma Prisc. attesta in cui Ma per cel. o ad altre societa o E l Italia, se abbraccia il simbolo del Divenire egeliano, diviene un si possa, porremo l motore. sua naturale relazione colla volonta. 3. Senso filos. (Bosm.) fu indefinito delle cose, suo e in Sen. — Qttiiitil. niente. Il bene si converte con l ente, col vero e col bello. 4. ardimento, se ente morale. — Togliere il sua forma di 6. Kslens. del § a Varch. Lez. 30. (C) Tutto nel ling. filos., segnalam. ne luoghi,ove piu esaltamente esponesi la dottrina, serbare Vinf. sost. Essere tposi;. Cosi S. Tom. Oggetto ritrovare le nature l infinito. Espressam. dell ideale. Magai. pero che anco nel gr. modo d esistere in altro senso da quello che da il Hosm. a Essere, e che Boezio nel seg. da ad Ente, non avendo la ling. lat. o si bee. Geli. Lelt. Boez. Ci fu di coloro i quali stimarono che di tutte primo uso Ens e Essentia; uno il cioe hanno lo essere enti, Non e da tacere Bene e l ente considerato Ente comprende non solo gli esistenti, ma anco gi ideali e ipossibili ; onde Arist. dice che la natura non e che un genere degli enti, h -foep ti fsvos tou o mtcj Vi all Opera o Fabbriceria o Amministrazione dell intelletto e l ente o il vero in comune. genere supremo universale, detto ente. agente applica l ente alle sensazioni; l intelletto possibile e l abilita dell anima a ricevere, mediante l ente, tutte le determinazioni Niente. 2. gli enti, di tale che Leti. realta, come costituenti il diritto si chiama delizia, regalo; questo, a mio credere, e un tutta la sua sede nello ente di ragione, che ha spirito, che non e uscito da quel che si mangia Vinf. come la gr. [t.] Petr." 46. Intra questi enti razionali se ne ritrovano alcuni, i quali hanno tanto poca da essi il cerchio degli loro tanto debole, che hanno detto che non sono. [t.] quando diciamo che ciascun uomo moltiplicare gli enti senza perche l ente concepito dall imaginazione o dalla ragione ha la : perche il verbo sostanziale la intendere ente che conti possono tenersi com. ai due e Absens, e d Iens, 162. La qual cosa, a fine che meglio e piu chiaramente materia prima e lo primo ordine degli enti. Varch. Lez. 24. (C) Gli enti, cioe le cose non s hanno a tale, e le stima voci prov. funi, tra le pers. colle. Non sono e non in tulio impropriam., necessita (del non far cose inutili, di veruna sorte). pari, pres., e dunque la sono gli usi seg. [t.] Ente morale, il composto dell uno e dell forma come una pers. individua, rispetto allo Stato fam. Un ente da niente. agli nomini singoli. — Costituirsi in ente morale. — Riconoscere che fa lo Stato un Il Dtoenive dell con la principio o ente termine o 11 Comune e l ente economico, o ciascuna frazione del e una specie d Ente — Una partizione del territorio puo costituire un Ente economico, ma non politico. L indeterminato. Quando pero si proprio d una chiesa, o sim., Comune supremo e gallic, o tal ; e Niente gli ant. ling. giurid. gli Enti ereditarli riguardatisi nella loro At. 312. (Man.) Quel che che ha l erede sovr essi. Cosi, Anche Ente imaginario, fantastico; da e un Ente morale, diamo alla voce altro senso dal noi. in questo §.