Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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FACCENDA

faccenda
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



FACCENDA. S. f. Cosa da farsi o da compirsi, Affare, Negozio, Fatto, JT.) Dal gerund. lai. Facienda, sottint. Res. — [t.] Costui molto le loro tua faccenda e questa [cioe, niuna (Tom.) Fam. Come va la E non. 73. 9. Lasciata ogni altra sua faccenda, quasi correndo n ando a costoro. Cron. Mordi. 19. Or comeche questa Onde coloro che stanno a 2. [t.] Di cose importanti. Prov. Tose. 335. del sollione, quando i ha fanno di poca cosa. Varchi St. iv. Faccende dello Stato. 5. Per Fattura, Operazione. Fir. Asin. 141. (M. Non nella milizia massimamente..., gli dette non se da faccende, le faccende di 4. [t.] Faccende di campagna. — Tempi di faccende a contadini. — Ogni stagione ha le sue faccende. — Nel chi non ha altro che — Passata la furia delle... [Tig.] Le opere rurali piu principali d ogni stagione, rome la mietitura, la vendemmia, le quali i contadini sogliono appellare Faccende grosse, per distinguerle dalle minute di minor conto e dalle domestiche. 5. Per Cosa, assolutam. Beni. Bim. 64. (C) lo ho sentito per far le vale Tose. 207. Dio ti guardi Libro. Valente, Allo ho preso la prima mancia. cio potere essere benissimo nei corpi celesti, che sono altre faccende, che questi nostri elementari impuri e fecciosi. Red. Lett. 1. 9. Chi legge questa faccenda, cuculia i Fiorentini, e dice che non s intendono del buon pesce. lor cosa o mercanzie e i loro lavori. faccenda e seria. 6. Aver faccenda con una cosa vale Aver che fare intorno ad essa. Sasseti. Lett. 184. (Man.) E non aveano faccende con i zenit e nadir, e altre girandole della matematica. Fig. [t.] Le cose stesse hanno faccenda. Piev. Ari. 291. Nel Per ischerzo si dice che bicchier» hanno piu faccenda che masserizia alcuna di casa. 7. [G.M.j Aver le che moltissime faccende: simile all altro: s intriga in volentieri Affogare nelle faccende. [G.M.] tempo secolo, per Intendersi unicamente o dicesi Lett. ined. 2. 127. (Mt.) mangiando. 8. [Camp.] Darsi alle faccende del Tutte le grandi faccende si fatti mondani. Om. S. G. Gris. Si danno tutti alle faccende del secolo ; ed affissi alla terra, ogni cosa fanno perche la pecunia cresca. 9. [G.M.] Essere in faccende. Essere affaccendalo. Aver degli artisti, i quali spacciano Mise la vecchia in faccenda ior voglia riesce. 14. Prov. Tose. 40. Gli amici e gli avvisi aiutano fare le faccende. M. [t.] Far e la qual cosa essi... servigi interni, pulire, cucinare, e sim. [G.M.] Le faccende basse, Le piu basse faccende. [t.| E ass. Serva pagata dir tante faccende Della tradnz andarsene. mercatanti e molto che facere. nell arte degli orefici tre fare. bocc. Nov. 15. 5. (Ci e sempre in faccende. 10. per tutto il giorno. Agn. Pand. Se a uno, i* piu sara data faccenda alla quale egli sia inutile e disadatto. 13. Far faccende faccende, e ion di quel Oli.i. 16. 20. (C) Ma quei due cavaliw senza paura Tanno faccende, e non dicon parole. E 3. 7. 13. E per incanto gran faccende fanno, Ch ogni disegno a [T.] Col Fare. £ Far faccende, o delle faccende, s intende Ch egli non «Faccendone! Fag. Rim. si dice Non fa piu faccenda curavano. faccenda? — La paja loda di picciola faccenda. bottega, quando dopo averla aperta vendono la prima loro mercanzia, sogliono dire lo ho fatta tira dentro ogni cosa: troppo a far faccende. arditamente rispondesse E colui, di cui Bocc. 153. (C) Oltre a questo, ogni cosa; che si. dice ha molti avventori, Che vende poco o niente della sua mercanzia, Bisc. Malm. (Mt.) molte faccende. 15. casa, i di per donna dar grosse botteghe di costoro, e facevano di |G.M.| Cellin. Vii. Erano Dar Persona, o sim., da faccende, vale Gal. Sist. 88. Ammettasi che Slor. Eur. 7. hitrod. 25. (C) Per faccende, conoscendolo tu che l ha falla). Uomo, faccenda, vale Dar una sua figliuola che aveva, detta Lucarda. Nello stesso signif. le faccendea gola a chi pure Di faccende. ¦Car. sta Con esso Dandino va il Commendone... gentiluomo vero e di faccende... 16. Ser Faccenda si dice ad uomo faccende a gola, farti., cioe, dicesi de anche Faccendiere l i. Mettere in faccenda, 1. 22. (Amsterdam, 1729.) {Mt.) Signor Filippo mio, rido pur tanto Quando attorno mi vedo un ser Faccenda, Che d uomo di consiglio si da vanto. 11. i.) Prov. Operare assai. Bern. secondo da forte delie faccende. — Sbrigarle.. una faccenda sola. (Tutto in quella, ci la prima faccenda, ovvero Io importuno, o troppo avveduto.)