ACUIRE. V. a. Aguzzare, Rendere desiderio, l affetto, la passione. Enses. Buonarr. Fier. 117. Avvien non rado A soldati ch han sempre in man la lima Ad acuir lo spillo dell onore, [t.] Tristo trust., ma portesi per testimonianza e serena la vista; e pero dicesi piu comunem. Aguzzare o altro. 698. (C) Tentero di Curis Ovid. Acuentes lumina rutae. [t.] D. 3. 31. fiore); Che veder lui t queslo giardino (per ass. Galil. DM. Nuov. Scienz. disposta in forma di Vola con gli occhi per acuira lo sguardo acuirsi tanto che... [t.] Acuire raggio divino. (Altri cod. Acconciera.) Usato in senso sim., ma qui meno efficace. [Camp.] Solin. opporre, assottigliarsi ed Piu ad di pietra) guardando molto acuisce dell uso proprio ; dove posto iti bocca leva la sete. 3. E parimente nel trasl. Cic. Acuere mentem, ingenium; Acuire l ingegno. N. pass. Gozz. Op. Scelt. 1. 21 i. (C) Fecero nuove comunicazioni fra lontani e vicini, onde s acuirono di qua e di la gl ingegni. Ed la chiesa de beati Oraz. Acuere ferrum. Ovid. Virg. spiegarne il progresso ; e benche mi paja assai complicato, forse il mio dire potrebbe, dal vostro dubitare ed Epit. El quale acata (sorta entrar per lo il acuto. 2. 2 Trasl. E della vista. acuens mortalia corda.