Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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CRITICA

critica
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



CRITICA. [T.] S, f. Facolta, Arte e Scienza del ben giudicare. Quintil. lo scrive in caratteri gr., non essendo sin allora voce d l abito in tale o ; Critica che non solo piu ampio. (Rosm.) La critica gen. La critica si stende al vero, al buono, al bello, notando in che le cose s appressino i. Nel senso filos. Critica suprema, in che se ne alla fede, i piu validi 248. (Gh.) Io mi accingeva a dire ciie il nome di critica l aveva la malizia umana abusato, tirandolo a significare biasimo, riprensione, accusa ; che critica non venendo dalla credulita della dabbenaggine; a validi, ajnta a distinguere quel tanto e l eta de i. nel biasimare il ai due preced. — Ha che fermarsi al la critica dall Interrogare la critica. — Sana e percio gl ingegni topici sono piu copiosi, e m eri veri; i critici sono piu veri, ma pero asciutti. alla norma che e conosciuta e (Rosm.) Un esame che si fa delle conoscenze umane mediante il sommo ed di se stesso co La critica cerca la certezza. — Critica Kantiana, Della ragione pura, (Rosm.) L ammettere una critica della ragione sul dubbio che la ragione slorica e della teologica. [t.J paragone, d analogia, [t.] Segner. IMI. In Francia e anco una Critica teologica, lecita e debita, la qual cerca le consonanze della ragione scostino. Salvin. Pros. Tose. 2. argomenti della credibilita; discerne i men di giudicare, questa virtu consisteva ch i nel discernere la bellezze e e di mera umana ragione. Bue parti di questa Critica, da poter fornire materia a due serie di grandi abbraccia non solo la ne applica bene le norme. 3. Critica storica. (Rosm.) Arte critica dicesi quella parte della logica che e applicata alle testimonianze, e ne determina il valore e l uso: si divide in dite parli, teoretica e pratica ; quella, universale, che riguarda la certezza e la probabilita dei fatti ; questa, speciale, che riguarda le testimonianze ed i documenti. E una Critica intemperante quella che richiede una certezza assoluta, ove basti una normale, [t.] La critica rischiara e s ingegna di determinare i fatti e le epoche oscuri o incerti, con ragioni d autorita, [t.| Vico: La topica ritrova fredda critica a vm si esercita anco i difetti. . Critica biblica, per determinarne le particolarita che danno ad essi valore morale e rilievo poetico, applicabilita, ed efficacia sull imaginazione e sul cuore. S esercita quindi eziandio sopra i fatti e parte della filologica , codici; nell interprelare alla letterae una Critica giudiciaria, della quale dovrebbe nell insegnamento giuridico specialmi trattarsi; e non solo i magistrati, ma i giudici giurati dovrebbero esserne non digiuni. Nelle dispule forensi puo farsene abuso ; non e pero che sia meno debita. hi senso il discernere. Nel senso piu delle leggi positive e quella (scienza) che, applicando la teoria delle leggi positive alle leggi segnatam. porta il piar.; ma Slati, ne indica i pregi e i difetti. a. C e una Critica morale, che lavori, sono la Teologia filosofica storica e la giuridica, ma tutte le azioni della privata e pubblica vita ; e che insegnerebbe a cui giudicami scritti altrui. Red. ) e a sopragli scritti, ma sopra le piu ragionevoli le prove d affetto e di slima la cui prima condizione e e comportata dalla carita, ma richiesta. fi. Critica filologica, la qual comprende gli uffizi che Diom. attribuiva al grammatico, cioe al vero letterato : ammassato divide e rimove : Essa s esercita nella retta lezione de testi ; nello scegliere tra le varie lezioni l autentica o la piu bella ; nel conoscere gli autori, accertare l eta loro nel lodare il buono, che [t.J C e quindi secondo il senso star, e estet.; di fede da quel che sui fatti certi e chiari, della quale / esegetica e parie, ma che nel suo tutto approfitta e della critica inganni, e contradizione cattivo. di La critica etimologica presenti per appurarli e giudicarli. ma non puo stare senza la storica e la filosofica. [t.] Critica ] Ma l uomo fa uffizio e additare il bello e la morale. 7. La critica estetica e parte di quella che piu comunem. dicesi Letteraria; il cui migliore senza la filosofica, la storica conciliato col buono e col delle accurata. — Assennata. — bello, e nella negazione e nel biasimo compiacersi. [t.] linguaggio di mero critico; e sensi not. dicesi Canoni, Regole, o meglio, Norme di critica. [t.] E dell uomo, che Ha a Non ha critica, sollint. Buona; cioe, che non Critica e la Filosofia teologica. 8. Lo Scritto in scamparci e dai giudizi temerari Lelt. 1. 21(5. (C) Circa... la critica che esso... da me desidera, non saprei che mi rispondere. [t.| Non solo dir altro critica, e l breve scritto dalle arti del bello, oltre alla poesia e all eloquenza, puo scriversi una critica, farsi; e possonsi in gen. bene o male gli uffizi della critica adempiere. 9. Siccome Giudizio pur troppo usasi per Condanna, cosi Critica ass: per Giudizio piu di biasimo che di lode. Red. Lelt. 229. (C) Supplico la sua modestia a non isdegnarsi meco, se, invece della critica impostami, io le mando una giustissima favorevole sentenza, de metodi. [t.] C si prepara al vocabolario una critica rigorosa. = Salvili, (lise. 2. 475. (C) Chi una cosa si bella e utile, qual e la buona critica, fa divenire pel cattivo uso e maneggio odiosa, [t.] Puo farsi la critica d un lavoro o dell autor suo, in arte in Leggera. = Salvia. letterariamente la (che sarebbe meglio spesa a rifare il lavoro criticato, se i critici avessero usi com. a questo e e con In questo e ne con linguaggio d oratore e di poeta, e con parodia imaginosa, e con molli di scherno. —Temere le critiche, Non curarle; Giovarsene. 10. Suoi difetti e pregi, [t.] Critica criticabile. — critica di se stesso; e Pros. tose. tale uomo , e il di logica necessita. S fatto autore. (t.| Pedantesca. — Inconveniente. — Falsa. — saper leggere, esporre, emendare, giudicare. che virtu rendere opere prodotte di giornale, in facolta o uso lat. Da Kpivw, Giudicare, 2. 82. (C) Questa convenienza, modo d esercitarla in tale o tal caso. — Critica dottrine, di ed ammassa; non Ragionata. — Sicura. — Giusta. — Ispiratrice. — Creatrice. 11. Ilsenso gen. dell ori g. concede che la estetica, che non puo slare biasimi piu o meno severi che uno o molli fanno d uno o piu uomini, e dei lor alti in quel che concerne le cose mor. e soc. In questo senso positive reali ne varii anco in quello de due §§ preced. [t.] Esporsi alle critiche. E sono mente questo senso e nei preced. [t.] Critica vero, piuttosto avuto tante critiche. — Fare la critica o critiche. — Esercitare la... [t.] Puo l uomo fare la gen.; e la lunga opera fece l Alfieri delle proprie tragedie, come autore poteva. [t. voce s applichi anco ai moralm. e socialm. la critica evidente principio della ragione, [r.l proprii atti e parole, contraddi cendo, e pero condannando, altri atti e parole. il. In e virtu); puo farsi manifesta. la Critica suolsi personificare, come dagli avvocali / Accusa, e come dagli Ani. Nemesi, o, se meglio piace, Venere citerea.