Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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GUARDIANO

guardiano
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Voci che contengono:

 

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



S intende, non guardiana di Ag g. Chi ha per uffizio abit. o attuale ai guardare pers. o cose, cioe Averle in cura, non per Naut. med. i. 131. E Serve egli in corte, altri 60. I guardiani, legati con non si dice piu, come che cosi quivi e situato, si rammentasse Abba, pater. — Padre guardiano, segnatam. de1 Francescani. — Guardiano de Minori conventuali, de Cappuccini. — L han fatto guardiano. = G. V. 12. 100. 1. (C) Un frate Minore, ancor su nel cielo par Frane. Baro. 286. 22. Se fatto se priore, guardiano, o superiore, Guarda, e volesse. Coli. Ab. , provvedi, aiuta; Guardiano e guardimi di gregge. e anco ne Fior. S. Frane. 145. 2. D altre societa rei. [t.] Guardiano degli Ospitalieri, poi detto Maestro. Di confraternita. Borgh. Rip. 341. (C) Essendo stata gillata la croce , per non so che inusit. Demone guardiano de in canale..., niuno la pote ripigliare, se non il guardiano guardiano. di cosa. Inusit. [Val J tulle le virtudi. Maestruzz. Non figliuola di Giannucole e Quelle de fanciulli, che si col filare da se dita i giorni delle feste comandate a cantare il vespro... sotto il guardiano e correttore, sono nove. 3. t In senso polii. V. anche Guardianato, § ,". G. V. 7. 442. di danari, ch io aveva, guardiano e difenditore del t Ovid. Simint. 2. 141. 4. t Per Sagrestano, o Custode, vascello a linea retta. [Coni.] Padre superiore, o lasciassero stare in orazione quantunque guardiani della chiesa, che del suo oficio rassegnare... alli da correggi, e muta ; Sosliea Isaac, 31. 5. milit., inusit. Ar. Fur. 7. i remi, tra l e non bozzata, affinche mostri, benche quella Scuola {confraternita). Varch. seg. e conobbi pur le inique Corti. (Guardiano degli orti e Mar. Mil. Guardiano e una Entro nella chiesa, le inique corti.) Bocc. Nov. 37. 12. occasione di la storia biblica, risponde Caino Ruberto conte d orti, Vidi non com., ma non morto. Bocc. Nov. 100. li. (C) Firenze settantacinque ragunanze, chiamate Compagnie... guardiana di pecore 13. Fu poi da molti nobile signore. GUARDIAMO. [T.] S. m. e signore (i signari non sono mai pecore), ma figliuola. Ar. Fur. 20. distendera il guardiano per mezzodi, e Regola fa servare. [t.| Ass. [Cont.] D altre bestie. Brig. St. sempl. Indie Dall Orto, di (C) Quella (vite) loro di S. Greg. terza ancora (gli elefanti), ed ora dando loro de calci, ora bastonate, di continuo minacciavano loro vivorio (avorio), guardiano delle saette, Lane. Eneid. 2 184. Pucc. morir di fame, se non fussero stati ben costumati, ma se fossero stali costumati li averiano onti con olio, promettendo che piu alto si cultiva, mangiare. Per eslens. [F.T-s.| Mess. Piccol. Steli. Fiss. pareva stata, ma d alcun Arluro chiamato, ling. scritto non sarebbe accidente, guardiano de frali di Monteguarchi. che ad alta voce perseguiti l orsa: e di qui e che altri ancora lo domandano guardian dell orsa, essendo sim.; ma meglio Miate, se che par che quella osservi attamenle. 7. Piu strettam., Custode di pers. o 6. // di Ordinam. Ornam. Domi. Etrur. 1. 9i. 2. (Man.) Venne poi tutti suoi atti e scritture vel e domando licenza nolari guardiani degli atti della camera del detto comune. Lab. 186. (C) D alcuna quantita Debba In senso piu tesoriera e guardiana non gente Morto. 9. Fig. 10. [Palm.) Casiera o Guardiana della casa. [t.] Nel e da molti Boote; perocche dal ponte della Paglia tesori. 8. lo detto "fidale per mia ampio, Custode insieme e difensore, [t.] Nel ling. pop., raccontandosi burrasche, per prova tralce. regno : Son io il guardiano di mio fratello? (In senso pazienza e radice e guardiana Vii. Itant. 240. (C) Cerca tu adunque di volere essere del tuo Dante guardiana, raddomandandolo. t Segnatam. nel senso [Tj Guardiano di campi, piu 80 (Gh.) Assalto li guardiani all improvviso, E si caccio tra lor col ferro in mano. [Val.] per ultimo di far loro Gentil. 85. 39. E se non l osse stato suo guardiano 11 Fiorentino, egli era con sua la feci. Ar. Len. 5. Non com., ma non morto. Coli. SS. Pad.2. 4. (C) La discrezione e madre e guardiana e temperatrice Slor. 9. 259. Sono in 2. 9. 2. La tempo e fortuna caricasse, si di tutte le virtudi. Ovid. Pisi. 189. (C) A me piace clie tu sia savio guardiano di te stesso. 10."t Trasl. Cr. 4. 12. 3. frati, miglior titolo che che dar ben da e grassa uno o due ne lasciam aver piu clie otto tralci, si die nella parte mezzana e feconda, e non dee guardiani. Pallai!. Febbr. cap. 12. Rimanga di sotto nella vite il guardiano era di fossi gnardian degli Artese. (Man.) Lo turcasso del di voler battere : e risonava pendente dal manco .lato. (Mar.) [Fin.] Ancora data a fondo senza calumi uno 7. 12. [Gh.) E, ragunano ogni domenica e tutti catena, che il bastimento e sferrato. [Camp.] Diz. ornai cosa due funi, vi salivano sopra che si adopera in (C) Colui che del giardino del Aedituus. [Tav.] Diri(. Priore o Cr. B. custodirle soltanto, [t.] L uso se il mal polii.? E come!) = Bocc. vogare avanti con tutti comunem. Guardia. = Tass. Ger. e l altro ferro, e si 12. (Gh.) piu com. odierno e libeccio.