Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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DEGNO

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



DEGNO. Ac/ij. Aff. Non eran degni di baciare 31. (Mt.) Che la luce ben ch piu degna alla nobilta dell uomo. ass.: Uomo degno, Cosa degna, Modo degno. Bocc. Introd. 28. (C) Siccome io poi da persona degna di fede sentii. E 51. Di quanto onore le cose. 6. Pure col e quanto degno d onore facevano chi n era meritamente incoronato. Petr. son. gen. ha una bonta eccellente. e d onor degna, [t.] converta il. [Tom.) Cosa degna. o la madre piu di me, non e degno di me. [t.] Vang. E degno l son degno che tu entri In mala parte. Dial. S. Greg. 3. 26. (M.) Mandogli dicendo quello ch egli era degno d dia. 9. [Camp.] e busse. [t.j Vang. Nulla fece che sia degno di morte. — Riceviam pena degna di quel che abbiam fatto. E rosi Mal degno, per Poco meritevole, 1. Cujus ego non sum l altra terra, secondo quale (perdonanza), quantunque egli mal 28. 2. n. degno. Essere conveniente, Essere dovuto. [t.] Di Deh, qual amor si licito pers. Vang. Se la casa sara aureo Dignus. Meritevole; ma parola. Vang. Non mi arti meccaniche : e bisogna assol. Furon materia a si giusto di allacciargli le scarpe, io. Non degno. Bocc. g. E dignus ut solvam ejus corrigiarn calceamenti. — Altro modo enf. al lat. degna (del vostro la terra dov egli andava. — Non era degno di rimirarlo in faccia, d udire la sua par pace) verra la vostra stimato degno di venire a te. — Non operajo del vitto suo. 2. degno ; Quai figli mai, Gia non son degno d esser chiamato tuo figliuolo. S. Col dativo. Dani. Inf. 2. (C) Me degno a cio ne io ne altri il crede. Amm. Ant. 294. (M.) Si vede che 1 corporale diletto non e cosa di forza. Onde gli usi Guilt. Lelt. 36. 85. Quelli che sono qui consolati, non sono degni alla tua consolazione. [Camp.] Bib. Mac. i. Dedic. Le quali (cose) avvegna che non siano degne alla vostra prudenza, impertanto, siccome io credo, non sono da dispregiare in ogni luogo. Mor S. Greg. Allora noi eli rispondiamo(a Dio) quando facciamo operazioni degne alli se o per suo ciel, I. 1. p. 25. (Gh.) Io non sono quel Dionisio il quale piu volte i vostri templi e le vostre imagini privo di corone e d altri ornamenti degni a vostri altari. Ammaeslr. Ani. dist. 3. ridir, 1. ». S. Gir. 14. (.¥.) Lo detto e degno a grande e savio uomo,.. [Camp.] Degno ad alcuno, per Meritato Quella gente degna, cioe l Oss. Non priego Iddio per tua tuo dolce vapore. 15. te sia tale priego; perocche degno se di pessima Per suoi l importanza o per il quello eran degne, dativo, per Comparabile. Gr. 19. p. 21. Veramente magnifico martirio di questo secolo non e degno alla fuor d uso. Varch. Lez. Dio avranno in cielo. [t.] Modo sitn. nell Apost. 7. Per Conveniente. Bocc. Nov 49. 16. (C) Degno cibo da voi il reputai. Petr. son. 48. Miserere del mio non degno affanno. mangiare : modo fam.; Che St. 1. 1. {Mt.) E ipremii degni agli onorati studi. sia degno, e ivi rimanete. Degno onor non vi si d intelletto degno. E vuol sono In senso maler. D. Pur;/. degno e degno disdegno. E canz. ch ringraziare Dio, che oggi sia di pessime Filoc. concepe e figlia Di diverse virtu diverse legna. 10. Per Eccellente, Di grande affare, Di ragguardevole condizione. Dant. Pura. 3. (C) Cosi 1 maestro; e quella essa. i. [t.] [t.] Prov. da lui. Avv. Cic. li. anime che sono dette di sopra, che erano fatte degne della grazia di Dio. [Camp.J D. Purg. 22. E prendemmo la via con men sospetto Per l assentir di quell anima degna. E Par. 7. Diro perche tal modo fu piu degno. — Petr. canz. 5. 3. (:1/.) luogo, ma in come scienze, tanto degne e il mio tetto. — quai donne Quasi provero. Non ne fosse, benignamente gli La 29. 7. Quel che in altrui pena nido... Meco di voi si atto piu degno, 18. pace sovr gente degna: ingegno..., si Vang. Chi ama il padre Notabile o per doni. = Bocc. frondi di diletto. [t.J Degno 8. Per Condegno. Polh. nel sua 5. 0 d ogni reverenza mi faccia degno (di questo mai... Spasso piu degno e di tanta eccellenza, Quanto e il bagnar. 12. Ass. [t.J Bocc. Decani, 4. 14. (La Fortuna) assai sovente li non degni ad alto leva. Vang. In qualunque citta entrerete, interrogate chi in essa [t.J Ar. Fur. 37. 7. — Que ch erano invitali non furono degni. = Dant. Par. saluto di E degno e divina e penetrante Per l universo, secondo ch e degno. lo.i Aver a degno vale Degnare, Non {sdegnare. Fr. Sacch. Rim. (M.) Che se pietosi versi tiene a sdegno, Forse ch e tuoi avra ancora a degno. 14. Essere 9. (Mt.) diede. 3. Petr. Uom. ili. 67. [Mt.) Cas. Son. 34. L altero Tempo si spende, in qualche gloria; ed e ben degno. E son. 52. che abbia alquanto in se ei frema ed arda. Petr. canz. 6. 5. Per lei sospira l alma ed ella e degno Che le sue piaghe lave. Dant. Purg. 11. (C) Laudato sia 1 tuo nome e 1 tuo valore [t.] Fece argomento di intellettuale speculazione. 16. render grazie al vita allungare, perche degno a [Camp.] Far degno, per Rendere abbietto, argomento, ecc. D. Par. 4. Perocche solo da sensato apprende Cio che fa poscia udire. Da ogni creatura, com dire: Cio che poi rende cose degne di degno Di [t.] E modo d augurio o preghiera modesta: Il Signore vi faccia degno, Lasc. cap. Non fu trovato bene specialmente spirit.). 17. [A.Con.] Aggiunto che si dava alle arti liberali, come Indegno alle Per Atto, Acconcio, e sitn. e degna morte, come operatore gloria che gli amici di Invid. Che (diremo) finalmente di tutte l altre, cosi arti, relazione alle o si sotto liberali, quanto indegne e meccaniche ? 0 di mano o d Tornate, disse. But. Tose. 32. Chi vuol lavoro degno, Assai ferro e poco legno.