DIFETTARE. V. n. ass. Aver difetto, Mancare. Nelle Gi. lat. cosi; couctossia che i sensi (C) In fine di si notabile istoria, a proposito detta per un vecchierello, a cui la mente gia difettava. Meni. Costr. Irreg. 214. (M.) Difettano poi in tutte le parti dell orazione gli esempli che qui appresso addurremo. Imperf. V. Tib. D. 4. T. ±. -nt. Ne ragionevoli poi de bruti; ma cio Sacch. Nov. 2. lorainfettano si che basta a bruti Benche talvolta nelle figure delle non vu non e poi tanto agli uomini. 2. Commettere Dee. di piu valentissimi uomini quella mancanza. Baldini. errore agguaglio ella femmine, per voler troppo rinforzar la maniera, difettasse alquanto. o. In signif. alt. vale Tacciare per difettoso. Dav. Lelt. 465. (C) Quando lascio il testo ordinario, piglio delle correzioni [Mt.) gr. Frane. in o che per ora mi piace piu ; e, non che difettarne nessuna, celebro quel vago motto d Aristofane nelle Rane. Varch. Ercol. t. 1. p. 137. (il/.) Tacciare alcuno, e difettarlo e nollo accettare per uomo dabbene, ma dargli nome d alcuna pecca o mancamento.