D1SPBEGIARE. V. a. e N. ass. Contrario di Pregiare. [t.| Avere in poco o nessun pregio, e dimostrarlo. Disprezzare dice peggio e col suono stesso, e perche Prezzo ha men nobile senso di Pregio. Pero nel Vang. sarebbe comincio molto a dispregiarsi nel me, e non accoglie le parole mie, ha chi lo giudica; meglio [t.] e che Disprezza. Cosi: ledete uno di dispregiata di fuori, non sotto gli alberi : perche ohe nell occulto pensiero. 3. qui colpa. V. il corrisp. lai. in Deprezzare. --- Pass. 9. (C) 11 cui giudicio parte, se non a colui campare. Dani. Purg. 8. Sola va dritta, e 1 mal cainmin dispregia. E 22. E i lor dritti costumi Fer dispregiarea me tutte altre sette. Petr. canz. 36. 1. E dispregiar di quel ch a molti e n pregio. E son. 125. Perle e pusilli (perche anco il per Tenersi a vile. S. Borgh. Selv. Tert. 89. Epicuro, ogni tormento, ogni dolore dispregia, dicendo che ii piccolo non si deve curare, e che te. S. E N. pass., per [Camp.] Costrutto con l ausiliare Avere, l ist. S. Gir. 4. Questa tua grande non dura. 2. la quale si t hai questi rubini ed oro, Quasi vii dentro di loro si fa, Dispregiare la di non dispregiare roba. Dimostrarne affettalo disprezzo, senza sentirlo, o per meglio comprarla, o per altro. Cosi nel mangiare, il non gradir le vivande e un dispregiarle. i. Ass., per Non curarsi. Vit. Non com. l ist. Ovid. di te a ogni persona niuno, che lo dispregi, potra che dispregia di venire a il cotale umilta e perfezione, invanisca soma, egualmente dispregi. [Cam.] Gir. 53. (C) Fai 45. e di prezioso tetto. Bete. io solessi giacere teco soletto t Dispregio, nonche il Disprezzo io son degna d adorno (M.) Non mi dispregio perche Vit. Cotonili. 28. Ed allora da tradurre : Chi dispregia cospetto degli uomini, e andare vilmente vestilo.