Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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ACETO

aceto
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



ACETO. bene anche ne suoi decrementi Aceliim. Vino di uva, materie, che e diventato acido. di fruite, e d altre Benciv. Aldobr. volg. 110. (C) Prendete buono vino e il mettete in un vasello, ma non sia pieno, e lasciatelo discoperto, e diventerae aceto. Buonarr. Ficr. 200. 2. Deli, ehe aceto (Ho esperienza). [t.J d aceto Su questa tua prov.: Cosa fatta per forza, 126. Totalmente usato come preservativo nei un 151. (C) Non da esso si forma, e quel liquore che pur e che chiamasi aceto, il quale, avendo deposta la parie di se beni per chi sappia e diventa limpido e sottile, penetrante e volatile. Soder. Coltiv. 113. E cosi, come un suo liberto che battesse d era impiegato sotto il nome Grascus Italo perfusus aceto. Salvili. questo vino si puo fare inforzare per aceto. Lastr. Agric. A. 179. Si fanciulle a colmo staio ogni sorte di mele, ma in piu piccola quantita. Vallisn. [t.] Prov. Tose. 21. Per che si veggono minutissimi vermicelli simili all anguillette nell aceto, particolarmente bianco. [Cara.] Cene della Chitarra in N. M. 1. 34-9. Poi vi suol portare seco nella prima, Da ber aceto forte calabrese. Fig. Dant. Purg. 20. (C) Veggio rinnovellar l aceto e il fiele, E tra vivi ladroni esser anciso ([t.J Parla dei dileggi fatti a yiii che aceto. Quello che la crocifissione —). Bern. Ori. 1. 21. 5. E che la malvagia diventa aceto, Cercone, Buon vino fa buon aceto. [Cam.] Adr. Plul. Op. 1. 196. Ammonio avendo un giorno dopo desinare nella scuola sentito che alcuni suoi discepoli s erano trovati ad un convito non mica semplice, comando ad dalle pere e dalle melo tempi di pestilenza. Lastr. Agric. non poter desinare senza aceto. Op. 3. i27. Essendo verissimo forza si fa l aceto; e acetico. Gazzer. Tratt. Chini. che dica male assai, si scorza. 2. Pigliar d aceto, detto piu specialmente del vino, vale Inacelire. Trine. Agric. 1. 73. (C) Nell estate (il vino) piglia facilmente d aceto, o, come altri dicono, il fuoco. 5. Trasl. [t.J Di discorso mordente. C Prov. Tose. 9i. Da cattivo se ne E non ci metto su una seconda fermentazione, cos i per fretta troverai alcuna ecloga... la quale sia per ogni parte priva di satirico aceto. 4. Aceto radicale. e bisogno che nissuno mi all Aceto puro o Acido altro saporita insalata. Coech. Disc. 137. (C) Si otteneva un liquido acidissimo, che, liberato mediante una seconda distillazione da un poco di rame che daran cava aceto anche da piu sorta, strette al torchio, di aceto radicale. ;>. Aceto de quattro ladri. Acelo medicinale, acconcio con erbe aromatiche e simili, diverso dal vino Casaub. volg. suo figliuoletto, dicendo di 3. 130. (C) L aceto detto e marcio il dilicato mosto. vien molto commendato in simili casi (di mali attaccaticci), ed eccone la ricetta... 6. Locuz. Proverb. [t.J e sale e aceto. Ilor. pagatore, o acelo o vin voglia. [Val.] Non metterei su — Vili. M. i. 301. (C) Quest i due giovani lifurono assegnati in parte di pagamento per fiorini seimila , ed egli li si prese, seguendo il proverbio : Dal mal pagatore, o aceto, o cercone. [t.] Prov. Tose. 166. Guardati da aceto di vin dolce (dall ira de mansueti, dal guastarsi del buono). [t.] Prov. Prima fu Bonifazio Vili, che gli rammentano ora e o pare male, fu bene gia. liispettate le memorie e le vestigie del passalo. Questo e d uomini, e d istitudoni, e di popoli. [Cam.] Thouar. R. 25. Tu lo sai ; non Nome dato dagli antichi Chimici venga a insegnar cantare. l sono slata prima nn metti ancora un altro po comunemente de quattro ladri Di bene nasce bene. Il S. m. Aff. al lai. un decreto Che privo io piu grossa e piu untuosa, cercone [prendi quel che puoi). ne sai ne aceto. Non alterare la cosa, Dirla com ella sta, che si dice pure da Toscani piu comunem. : Non metterci ne sai ne olio. Menz. Sat. 7. Or fa per me e negli abusi ha suoi sia di cosi illustre pegno, fa vino, somigliantemente ma per ne sai ne aceto. Vare. Ercol. 131. (C) D uno 2. 2. non vale una dice: il suo aceto e di vin dolce, o egli ha una lingua che taglia e fora.