DEROGARE. [T.] V. n. e Alt. Scemare in parte il valore e SS. Nunziata, 2. 363. Dissimulare ; nel senso del primo, altro, con che si ordini alcuna cosa in tutto o in parte contraria a un altra stabilita, patinila. Aureo hit. Segnalum. delle leggi. Bocc. Vit. derogavano malignamente all onore di si ascoltava, a senso a se stesso, ne troppo si riformava, a niuna si derogava, se egli in cio non dava la sua sentenza. [t.J Cic. Col Dal.; ma anche coll Acc: Alcuna cosa dalla legge derogare. [Cont.l Cons. mare, Enlr. Use. LlV. Tutti gli altri capitoli... rimangono nella sua forza e valore, primo saramento (giuramento) debitamente fatto, niuna un principio, a una in parte, e derogare a i presenti capitoli, e ordinazioni. [T.] Derogasi alla legge propriam. con altra, legge, secondo il senso del rom. Rogare, Indirizzarsi 8. 32. (C) Molti consigli estens., o piuttosto per ubas., le si deroga con decreti, con ordinamenti sei/reti, con trasgressioni tacite, con dissuetudini, che sono le piu gravi e impunite prevaricazioni. — Derogare al diritto comune. Fig. [Cast.| Firenz. Op. v. 1. Ragionata, p. 207. Derogando agli ragionevoli statuti di Orazio , e di quello che scrisse la Rettorica ad Erennio. 2. D altro che di legg. Filoc. Sua Santita. [M.F.] Berlin. Fals. dice Detrazione e un avvilire un a un contratto, a un Derogare poco di ragione derogazione piu parziale. o. in qualsia, anco morule. Nel senso di questo par. porta sempre l ingiusto, e almeno comandamento, o Derogare e alla legge e la legge. Coll A dice derogare, [t.] patto, a obbligazione senso uff. a Detrarre, [t.] S. Tom. Derogare alla dignita di taluno. Ma nel Derogare, anche e si dice di ne teneano, e niuno modo inlellett. e civ. ; il Detrarre e piu violento, e appai- piu maligno. [F.T-s.] Nurd. St. 2. Predicazioni, le quali Dant. 21. {Mt.) Niuna legazione 5. 189. Derogare col Di Scop. 152. Questo nel vero e un derogare alla virtu di quei gran cavaliere, quanto sara niuno susseguente puote il suo merito. |r.] Leon. Aret. parimente (C) Al se non in questo e nel senso Gio. Bat. 528. 11 che di vero derogherebbe, non pure al merito della Vergine, incomparabilissimamente maggiore del suo, ma Vii. Dant. Derogare al Boccaccio. E l efficacia ; falso <; i suoi meriti, derogare alla sua maesta. = M. V. al popolo legislatore; ma, per se fatto, un apparenza d ordine alcuna derogare, ma maggiormente giovare. derogare al nome della parte. (Cosi ne testi a penna.) Anco a se. [t.] Cic Ne troppo derogare intell. [t.] Derogare a legge arrogare. 4. In niuna si rispondeva, ne visto contradire in tutto, o massima. Cic. De fide testium. — all onnipotenza di Dio. in minore che coll K, e [Cast.] Segner. Paneg. sacr. S. del § .i. = Dant. Conv. 2. (C) Non intendo pero a quella in parte vi sapevano trovare, per non 5. [t.] 11 fatto stesso deroga a un principio, a una massima.